Santuario di Oropa, passeggiata dei Preti, Monte Cucco e ritorno.
Fra devozione mariana, buon cibo e paesaggi favolosi potrete trascorrere una giornata in serenità osservando Biella dall’alto.
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D15 |
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D05 |
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D16 |
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SP 513 |
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D17 |
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Arrivo |
- Durata intero percorso 3h 06’ (possibilità di frazionare/ridurre)
- Giro completo 9,5 km
Un classico Biellese che inizia alle spalle della “Chiesa Nuova” eretta fra il 1885 ed il 1960 🤔….
Cappella di S. Eusebio
In attesa che riaprano il ponte dietro al Ristorante Valfrè, si potrà iniziare l’avventura dalla curva appena sotto la cappella di S. Eusebio, una delle tre dedicate al Santo, imboccando il sentiero D15. Da qui percorrerete un primo tratto, definito “La passeggiata dei Preti”, che si sviluppa in piano sotto a favolose faggete.
Nelle anse sporgenti avrete diversi punti rivolti al Santuario dai quali catturare ottimi scatti fotografici con un imponente Monte Mucrone che dal lato ovest della valle giudica i pellegrini.
Una particolarità di questo primo tratto nasce anche dalla corrispondenza con il “Parco della Rimembranza”, valorizzato dalle due alte steli di pietra all’imbocco del sentiero, e dalle lapidi che ricordano i caduti Biellese durante la Grande Guerra.
Dopo circa due chilometri di camminata veramente semplice, giungerete ad uno slargo da cui proseguendo verso sinistra imboccherete un sentiero vero e proprio. Nel primo tratto di questo variato percorso prestate particolare attenzione poiché sulla destra avrete un notevole salto da non sottovalutare tenuto anche conto del fondo sconnesso del sentiero.
Questo tratto, uno dei miei preferiti, si sviluppa fra silenziosissimi passaggi sotto ai pini, i cui aghi formano un soffice tappeto, pietraie grigie ed imponenti e tratti a sbalzo sulla sottostante valle dell’Oropa. Attraverserete cinque piccoli ruscelli alcuni dei quali offrono anche piccole cascate.
Giunti in fondo a questo primo tratto, ve ne accorgerete poiché vi sembrerà letteralmente di uscire da un ambiente raccolto per entrare in uno spazio aperto, sarete giunti sulle pendici del Monte Cucco.
Cascina Capitana punto di sosta
Qui giunti, dopo aver percorso 4,2 km, molti di Voi potrebbero volersi fermare a gustare il pranzo al sacco coricati sull’erba di quella che appare come una terrazza sul Biellese.
Da qui è infatti possibile spaziare da ovest ad est guardando dall’alto l’intera città ed il suo territorio.
Per i fortunati che vi giungeranno in giornate particolarmente terse, sarà possibile guardare ad ovest e vedere l’imponente Monviso nonché posare lo sguardo sulla Basilica di Superga per poi notare quel confine naturale che creato dalla Serra morenica. Ad est potrebbero vedere Novara e San Gaudenzio, e tutto comodamente seduti o sdraiati mangiando un meritato panino.
Per chi invece non volesse accontentarsi, si prospetta un’ulteriore occasione un’aggiunta di fatica che consiglio a chi ha un minimo di allenamento nelle gambe.
Dal cartello che vi troverete davanti, imboccando il sentiero D05 sulla vostra sinistra in salita, potrete avviarvi verso la sommità del Monte Cucco ed incontrare la Madonnina Nera nella sua teca di vetro, che ultimamente è stata anche illuminata di notte ed è dunque visibile dalla pianura.
In questo caso la salita è marcata ed il sentiero, incrocerà prima il D19 e più su il D16.
Entrambe i sentieri di cui sopra, se percorsi verso est, andranno ad incrociare l’E05 che sale dritto verso la cima, ma volendo potrete anche proseguire semplicemente verso la vetta procedendo sul D05 solo un po’ meno segnato.
La Madonnina del Cucco
Per chi, pur con fatica, giungerà fin sulla cima vi sarà in premio una vista ancora più appagante.
Alla pianura si aggiungerà la vista della Valle Oropa nella sua interezza, della Valle Cervo con la linea di cresta da Bielmonte al Monte Bò e su verso Nord sarete scrutati dall’imponente Monte Rosa potendo inoltre apprezzare le cime di confine che ci dividono dalla Valle d’Aosta.
Questo è il nostro punto pranzo preferito in primavera, in inverno generalmente è innevato ed in estate è piuttosto caldo ed assolato.
Riposatevi, cambiatevi gli indumenti e gustatevi il rancio scattando foto e girando video a 360 gradi.
Quando deciderete di prendere la via del ritorno avrete due scelte, la prima consiste nel tornare da dove siete venuti, la seconda vi porterà, poco più avanti della teca, a girare verso sinistra per scendere fino ad un alpeggio accanto al quale imboccare il sentiero D16 verso nord-ovest. Questo tratto sarà piacevole, leggero e panoramico, avrete di fronte il Mucrone granitico e tosto che vi accompagnerà fin sulla strada provinciale 513, la strada della Galleria di Rosazza.
Il Tempietto Belvedere
Saprete di esservi giunti poichè vi troverete sull’asfalto ai piedi del Tempietto belvedere, un’opera in stile neoclassico, facente parte di quel magico mondo che gravita attorno alla vita del Senatore Federico Rosazza, di cui spero parleremo.
Anche qui le fotografie sono d’obbligo così come i ragionamenti su quanto luoghi come questo, se il Biellese non fosse senza pretese, potrebbero portare vantaggi al nostro territorio in termini di servizi di turismo.
D17 Ultimo tratto
Proseguite dunque in discesa sulla strada asfaltata fino a incontrare sul lato sinistro un cartello indicante il sentiero D17.Imboccatelo addentrandovi nel bosco sotto il lato strada e seguitelo mentre vi porta sinuoso all’ombra dei pini costeggiando un ruscello fino a quella che immagino un tempo fosse una casa parrocchiale, stile Pian Paris per intenderci, dove avranno soggiornato le colonie estive in tempi andati.
Quando sulla destra del sentiero vedrete un enorme masso rotolato da chissà dove, dietro quest’ultimo noterete anche la Cappella di S. Eusebio ovvero il vostro punto di partenza e…. Si sarete arrivati al termine di questo facile, ma appagante percorso che senza pretese vi avrà permesso di trascorrere una tranquilla giornata nel Biellese.
Questo percorso presenta diversi aspetti e luoghi che meritano forse una più approfondita descrizione, ma proprio perchè si tratta di argomenti che reputo molto interessanti, ad esempio la vita del Senatore Rosazza, intendo riproporli meglio affinati in articoli dedicati.7
Link al video: https://youtu.be/cuRZVSz4nTk