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Trekking, ma anche altro, nel Biellese tra Natura e Storia

Biellese Senza Pretese potrebbe di fatto essere considerato un’entità doppia, potrebbe riferirsi all’abitante medio residente in questo territorio che si accontenta della sua attuale condizione di musone perenne, oppure indicare il territorio stesso inteso come identità vivente, i cui apparati ed organi rappresentati dalla popolazione e dalle istituzioni locali, lo relegano ad una posizione statica le cui aspirazioni terminano generalmente in un nulla di fatto malgrado la favolosa Natura e l’articolata Storia che lo caratterizzano .

Su questo blog vorrei trattare argomenti legati alla natura locale ed alle opportunità di viverla in armonia con se stessi, ognuno dovrebbe ricercare il giusto equilibrio in relazione al proprio Io e l’autore dei contenuti tende dunque a considerarsi un Biellese senza particolari pretese, non vuole salire correndo sulla punta del Monte Tovo, non vuole attraversare una decina di bocchette e finestre fra Piemonte e Valle d’Aosta in un solo giorno, non vuole, e non può, spendere cifre astronomiche per abbigliamento da 50 gradi sottozero o ramponi per scalare il Monte Olimpo, ma si accontenta di vivere il territorio con spirito d’osservazione immaginando costantemente cosa possa essere accaduto nei tempi passati sui sentieri che percorre, dietro le finestre delle cascine talvolta abbandonate, lungo i ruscelli e torrenti a fondo valle.

Quale utilità?

Il silenzio ed i profumi che solo con l’esercizio e la giusta predisposizione mentale possiamo apprezzare fra le nostre montagne e colline, la presenza della fauna selvatica dal più piccolo insetto al più grande ungulato e la colorata varietà di flora che cambia d’abito ad ogni stagione, permettono di riportare pace e serenità in quel tumulto che la vita di tutti i giorni causa nei nostri animi, concedendoci altro tempo.

Generalmente le passeggiate di cui leggerete la descrizione sono alla portata di tutti, della serie “Se ci riesco io ci riuscite pure Voi”. Certo ognuno deve tenere conte della propria condizione fisica e delle reali motivazioni che lo portano ad esplorare il territorio camminando.